I RE MAGI E L’EPIFANIA, POI LE FESTE VANNO VIA…

Cava dè Tirreni, 05 GENNAIO 2020

GASPARE MELCHIORRE E BALDASSARRE

I RE MAGI

CHE VAGARONO COME PASTORI INSEGUENDO UNA COMETA

INCARNANO L’UMANITA’ IN CAMMINO,

ALLA RICERCA DEL FINE ULTIMO DI OGNI COSA.

Poesia


Storia o leggenda?

Sacerdoti, saggi, astrologi, inseguitori, adulatori, profondi conoscitori di ogni sapere scientifico e mistico vagano come umili pastori in cerca di una rivelazione. Sapienza e umiltà si confondono.

Forse come scienza e Fede?

Loro hanno trovato la luce.


Ma cosa lega i Re Magi alla Befana?

La leggenda che lega i Re Magi alla Befana prende forma intorno al XII secolo e narra che i tre Re Magi durante il cammino alla ricerca di Gesù, non trovassero la strada per Betlemme, così bussarono alla porta di una casa per chiedere indicazioni. Aprì una vecchietta, che non seppe dar loro informazioni utili (secondo altre versioni invece diede loro le indicazioni). I Re Magi la invitarono a unirsi a loro, l’anziana signora però rifiutò l’invito perché molto indaffarata e li congedò. Più tardi però si pentì e decisa a raggiungerli uscì con un cesto di doni per il piccolo Gesù. Non trovando i Re Magi cominciò a distribuire i suoi doni ai bambini nella speranza che tra questi ci fosse anche lui, Gesù. La tradizione di distribuire doni trae origini anche dai cicli stagionali dell’agricoltura, a gennaio, infatti, nel mondo pagano si svolgevano diverse feste per salutare l’anno passato e celebrare il nuovo anno con scambi di prodotti donati da madre terra. Gli antichi romani (che come è noto hanno ripreso ed integrato alcune festività pagane) credevano che nelle 12 notti tra il 25 dicembre ed il 6 gennaio alcune figure femminili volassero sopra i campi per propiziarne la fertilità per un prossimo buon raccolto. Da qui probabilmente trae origine il mito della Befana “volante”. Certamente non si credeva che queste ignote figure fossero brutte o anziane, probabilmente fu la Chiesa dell’alto Medioevo responsabile di questo “abbrutimento”, anche per condannare la credenza a tradizioni di dubbia origine. La stessa Chiesa, nel corso degli anni, ha voluto ridimensionare le caratteristiche negative di questo personaggio femminile, per collegarlo alla storia dei Re Magi portatori di doni. In ogni caso, negli anni, si è affermata una iconografia della befana, che viene universalmente identificata come una donna molto anziana, i capelli bianchi nascosti sotto un fazzoletto marrone, vestita con un lungo gonnellone scuro ed ampio, uno scialle tutto rattoppato, un grembiule e un paio di ciabatte consunte. I bimbi buoni riceveranno (spesso nella calza della befana) dolci, frutta secca o piccoli giocattoli; al contrario, i monelli, troveranno come punizione per le marachelle dell’anno, cenere e carbone (ma siccome la befana è sempre buona, il carbone è spesso zucchero colorato).

L’arte pittorica celebra il tema dei Magi con i quadri dell’Adorazione.

Il Re mago nero – quadro di Bosch

Il viaggio dei Magi mi fa pensare a quello dei migranti, alle nascite sui barconi, a una cometa che può essere il faro di una motovedetta che squarcia il buio delle loro notti e li mette in salvo … speranze, preghiere, riflessioni sulla ricerca di noi umani, sempre in lotta per conoscere, trovare, migliorare…

La chiesa parla però di Epifania più che di befana.

L’Epifania della religione cattolica non è la befana di noialtri.

Epifania vuol dire luce, rivelazione, manifestazione.

Per i religiosi è la manifestazione di Dio, del Signore, e per noi?

Per gli artisti spero sia luce di un’idea geniale.

Per me è stata una rivelazione la scoperta dell’arte,

l’incontro con il Maric e i suoi artisti,

la realtà poetica che sto afferrando…

E quest’anno passato, la notizia di un’altra nipotina in arrivo

che nei prossimi mesi rivelerà il suo profumo di tenerezza.

E COMUNQUE IO LA BEFANA, QUELLA DELLA BRUTTA COPIA, NON LA FESTEGGIO.

Non ho il look adatto e anche se potessi scegliere una delle mise delle moderne befane che circolano in rete, sarei ridicola.

BUONA EPIFANIA DEL SIGNORE!


Teresa d. – Dopo la notte bianca di stanotte, e l’ultimo giorno di festività natalizie, siete pronti a smontare addobbi?

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