Archive for May 21, 2020

ANTER – NOI ABBIAMO RIAPERTO, CON IMMUTATO ENTUSIASMO!

May 21, 2020

Milano, 20 maggio 2020

DA ANTER E’ COSI’

NON SI FRENA LA FANTASIA E LA VOLONTA’ DI ESSERE ANCORA IN GIOCO.

E ABBIAMO ANCORA BISOGNO DI RIVEDERVI TRA LE NOSTRE CORSIE.

Interno Anter – Foto da archivio

Lo avevo detto, non è stato possibile chiudere poichè la merce in giacenza è ancora tanta, sempre valida,

chi ci conosce sa che abbiamo sempre proposto capi fuori dal tempo e dalle mode.

Ovviamente abbiamo avuto cura di integrare nuovi arrivi di stagione già programmati, e un flash di pronto moda.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

Preparati alle nuove misure di accoglienza che sono prima di tutto la sanificazione degli ambienti, la mascherina i guanti e la distanza.

Il resto verrà da sè, e sarà dettato dalla nostra reciproca buona educazione e dall’istinto a proteggersi.

Siamo tutti immersi nel male con l’ansia e la speranza di uscirne vincitori.

 

Teresa d. – Per ora vi aspetta solo Antonio, io sono ancora fuori. A presto, spero.

 

LE MAMME – DONNE SENZA PAURA – Dedico una poesia

May 9, 2020

Milano, 10 maggio 2020

LE MAMME

DONNE EQUILIBRISTE SUL RING DELLA VITA

Dedico una poesia

Le mamme

Giocano a voler bene
Le mamme
I figli come perle
E loro virtuosamente schiave
Di renitenti riccioli e capricci
Di schegge di pensieri per risolvere
Di lotte mascherate per risorgere
Se hanno all’orecchio
Una favola mancata
La vaga colpa di non essere riuscita
Giocano a dare tutto
Le mamme
Per ricompensa affanni
Ogni volta
Che il sogno inganna
Poi risplendono
Con polmoni ampi e con sorrisi
E compiono follie senza paura
Meraviglie di futuro.
Ricordati del loro dolore
Non solo del loro amore.

Teresa d.

Le mamme sono prima di tutto donne, mi piace ricordarlo perché molti credono che siano un mondo a sé, un nuovo genere se amate diversificare tra gli umani. Invece sono donne che un figlio rende mamme. E non è scontato che mamma lo sappiano diventare dopo che il figlio è nato. Discorso complicato, lo so, perché ci piace credere all’amore materno come fatto universale che si impossessa all’istante di ogni nuova donna-mamma rendendola zucchero e miele anche se fino al giorno prima era acida e amara, ruggito sdegnoso, una donna lagnosa, una che si trascina ancora sotto il guscio della propria madre, una per la quale l’amore è solo un incontro di corpi e di sesso poi resta una parola sorda, una che non ha capacità né volontà di preoccuparsi per un torto che non sia quello arrecato a se stessa. Bisogna semplicemente sapere amare il mondo per essere una mamma. Vero è che i sentimenti non hanno monopolio e tutti proviamo le stesse cose, ma una mamma ha bisogno del vento della crescita per far sbocciare i propri semi in fiore. Ecco, una madre è come un fiore, si deve offrire in piena libertà, e non badare solo a sé ma prima di tutto al figlio. E come un fiore forte e ben radicato resisterà a ogni vento. Come resistono le donne con figli che amano oppure devono lavorare, e non hanno supporti adatti alle loro esigenze, come scuole, asili, maestre, dopo scuola, campi estivi. Tutti insufficienti, e quasi sempre senza garanzie di trasporti adeguati, di personale qualificato. E’ davvero complicato essere o spiegare una mamma, sono donne senza paura e tutto sommato io non ho competenze specifiche per poterne parlare con certezze, ma ho esperienza sul campo avendo cresciuto due splendidi esempi di umanità, senza tate, ma con l’aiuto dei nonni e delle zie, speciali sorelle più piccole pronte a coccolare nipotini. E ho gli anni di anzianità e di osservazione, e pur non avendo risposte certe né modelli perfetti da suggerire, vi dico queste cose perché ci credo. Una mamma nasce con il figlio, cresceranno insieme, e va aiutata in questo percorso speciale e importante, dal proprio compagno o compagna, dalla sua mamma, e poi dallo stato che deve mettere a disposizione scuole soprattutto, e a orari confacenti con gli orari di lavoro, e da chi sa dare una mano, da chi le spiega che un figlio le stravolgerà l’agenda. Ed è per sempre. Poi ci sono mamme che arrivano naturalmente, come un’onda ma non fuggono, si incarnano quasi nel figlio con innata responsabilità che deriva dalla maturità. E lottano con grinta per ottenere diritti che migliorano le loro esistenze.

Credo che le mamme siano figure inspiegabili e indispensabili.

E io ne conosco di mamme speciali,

che accudiscono e amano figli particolari, unici, diversi, innocenti bambini per sempre.

Sono come colonne dei monumenti che recano con sé sudore fatiche progettazione.

EVVIVA LE MAMME!

Teresa d. – Mamme: hanno bisogno di più scuole, di più stato, di più aiuti.

FASE2 – TERZO GIORNO

May 6, 2020

Milano, 06 maggio 2020

LA FASE2 IN ITALIA E’ INIZIATA LUNEDI’ 04 DI MAGGIO

MA IO SONO ANCORA QUI’

 

Confesso che ho avuto timore di buttarmi in strada con l’urgenza di chi non ne può più della clausura imposta, di mescolarmi all’umanità fervente che ha bisogno del lavoro soprattutto, o di ritornare alle proprie abitudini, o alle proprie case. Io posso aspettare. Sono dove voglio essere, con mia figlia e la sua famiglia, con il mio adorabile nipotino Filippo. L’attesa che non si è compiuta ci ha ferito a morte ma non ci ha rallentato. E il virus ci ha costretti a casa, dove saremmo stati ugualmente per seguire dei lavori di ristrutturazione lasciati a metà dall’emergenza imposta. Tutto pare così pieno di urgenze che il tempo furioso dell’anima si è placato, ha trovato riparo nelle cose da fare. Ma sono consapevole che anche Antonio, mio marito, è da solo a casa da troppo tempo, che gli regalo assenze, che mi vuole al suo fianco, che ho un ruolo da svolgere per Anter e che non posso sostituirmi a loro, la mia meravigliosa figlia, il suo intraprendente marito e il loro amatissimo figlio. I genitori hanno il compito di dare una mano quando serve, ma non di intromettersi nell’equilibrio della quotidianità di una nuova famiglia. Mi costerà, come ogni volta, separarmi dal mio nipotino, ma devo farlo. E a fine mese, se tutto va bene, rientrerò nella mia città, Cava dè Tirreni. Anche se con la brutta sensazione di avere intorno qualcosa che minaccia, un’insidia, un mistero, un pericolo, abbiamo il dovere di condurre la nostra vita, di viverla, magari migliorandola, se nel tempo delle imposizioni abbiamo avuto modo di riflettere su errori, urgenze, bisogni, affetti sinceri, senso civico, cultura, pari opportunità e tutto quello che ci rende vivi e liberi davvero. Devo ammettere che il mio scetticismo sul primo giorno di libertà concessa è stato smentito dal pregevole comportamento di quasi tutti gli italiani, che siamo stati bravi nel rispettare le regole di isolamento, e in molti casi anche nel non prendere d’assalto le strade nel primo giorno della fase2. Brava Italia.

URGE COMUNQUE  TUTTA LA NOSTRA COLLABORAZIONE PER RIPARARE UN MONDO IN FRANTUMI

Teresa d. – Avverto ancora aria di segretezza per le strade. Sarà la mascherina. Ma è un nuovo accessorio. Vedremo in quanti modelli e tinte verrà proposta…

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