OGNUNO HA IL SUO STILE… E NON SOLO NEL VESTIRE

PARTICOLARE STILE NEL VESTIRE

ma anche nel parlare-guardare-muoversi-agire-viaggiare-risolvere-sorridere-arrabbiarsi-gioire-lavorare-guidare-insegnare-educare-ballare-salutare-chiedere…

STILE “MOOOLTO” PERSONALE NEL BALLARE

STILE NEL RACCONTARSI

STILE NELL’IMPEGNO

CONFESSIONI DI UNA VENDITRICE

C’E’ STATA UN’EPOCA, UN PASSATO, UN TEMPO

in cui le persone parevano abituate alle buone maniere, sapevano quasi per istinto che nella vita di relazione il protocollo vuole una certa educazione, imparavano il cosiddetto rispetto per gli altri. O no? L’inchino di un uomo quando salutava una donna sollevandosi il cappello, il baciamano, il lasciare il passo a una persona più anziana o cederle il posto in tram o alla posta, non uscire in pubblico in pigiama trasparente, provare i capi in un negozio facendo attenzione a non essere sudati o truccate da vamp, il parlare a voce bassa e il chiedere con cortesia, il piacere di rispettare le regole che rendeva forti più di quelli votati all’inganno. Sono infiniti gli esempi, ma tutto è cambiato.

UTILE PER UNA BUONA EDUCAZIONE

SONO NOSTALGICA?

Forse, ma di cose per bene. Di atteggiamenti esemplari, di parole semplici e chiare, di gesti garbati. Io vivo ogni giorno a contatto con il pubblico, il mio lavoro di commessa, anche se per la mia stessa attività, mi porta a relazionarmi con persone diverse ogni volta. E’ un piacere ricevere persone nel proprio negozio, è un dovere accogliere tutti, è mio compito ogni volta soddisfare una richiesta, faccio questo perchè l’ho scelto e mi sento gratificata di poter rendere felice qualcuno e pare che se sono buona con gli altri sono migliore anche con me stessa.

SO CHE LE BUONE MANIERE SONO FATTE ANCHE DI PICCOLI SACRIFICI

ma non sono stupida da non vedere la falsità di certe signore, il loro modo di prendersi in giro, la loro mania di dire bugie, l’ignoranza nel descrivere la qualità, la pretesa di volere tanto e pagare poco, l’arroganza nel credere che tutto sia loro dovuto. Non sono sciocca da non sapere arrabbiarmi, ma saggia da non volerlo fare. Non ne vale nemmeno la pena, io vendo vestiti, abiti, cose che servono ma non sono di vitale importanza, se la signora ha già tutto e non ha bisogno di nulla, abbia almeno la decenza di aspettare il suo turno per chiedere, e non si intrometta tra me e le altre persone sbuffando, e non mi distragga ogni volta con domande alle quali non so nemmeno rispondere se non mi ci posso dedicare con attenzione.

PAZIENZA

GRANDE QUALITA’ E GRANDE VALORE

che forse per istinto metto in pratica ogni volta ma ora pare che il periodo di crisi ha invaso i nostri pensieri, i comportamenti, le abitudini, e si mescola all’agire e al parlare quotidiano di ognuno rendendoci suscettibili e drammatici, impazienti e capricciosi.

IO VORREI CREARE BELLEZZA E INNOVAZIONE

SPERANZA E FUTURO.

LA MODA E’ ANCHE QUESTO

E’ LEGGEREZZA E EMOZIONE

ma se abbiamo tradito la buona educazione…

Teresa d.

Per leggere di buone maniere vi suggerisco un BLOG molto simpatico: “NON SI DICE PIACERE”

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