PELLICCIA – SI o NO?

In inverno è il capo più desiderato. Un cappotto, una mantella, un corto giacchino di pelliccia, sono l’antifreddo per eccellenza e sono tanto chic.
Molto ambiti anche solo i riporti, come i polsi ma soprattutto quello che io amo di più, i colli di pelliccia. Ovviamente basta una parata di vip che ostentano la loro cultura animalier e le loro proteste in difesa degli animali e tutti pensano che “addio pelliccia”. Ma sulle passerelle se ne vedono sempre e sempre di più eccentriche e lavorate. I nostri artigiani maestri pellicciai sanno essere all’avanguardia in creatività. Il lusso attrae, si lascia guardare e suscita piacere e desiderio. E il desiderio è umano, quindi ci possimao assolvere anche se dico no all’esagerazione e a frasi tipo: “il lusso ad ogni costo”!
Bhè io mi sento di correggere in: IL BUONGUSTO AD OGNI COSTO!
E poi ce ne sono di finte che sono altrettanto belle anche se non calde e non le chiamerei ecologiche visto che vengono create in laboratori chimici con chissa cosa. In Italia si registra un calo di vendita di capi in pelle e pelliccia che soprattutto al sud è dovuto al clima sempre più caldo. Anche alla sensibilità verso gli animali ma senza ipocrisia penso sia al secondo posto come motivo per dire no alla pelliccia.
Riguardo ai costi elevati, altro motivo di mancato acquisto, c’è da dire che la maggioranza dei capi prodotti arriva dai mercati stranieri dove come al solito il costo della materia prima e della mano d’opera è molto inferiore.
E per chi crede di fare buone azioni ci sono associazioni in difesa degli animali come la “The Uman Society” in America che invitano a consegnare la pelliccia dismessa che diventerà, assicurano, calda e comoda cuccia per animali in difficoltà. Ci crediamo?

Teresa d.

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