Archive for the ‘Moda Anter’ Category

A CAVA DE’ TIRRENI – ABBIGLIAMENTO ANTER SARA’ APERTO TUTTI I GIORNI DAL 05 DICEMBRE

December 2, 2011

DICEMBRE 2011

SIAMO APERTI TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI’ 05

osservando il solito orario di apertura e chiusura

mattina  9 – 13

pomeriggio  16,30 – 20,30

GRAZIE.

Vetrina Anter - Fine Novembre 2011

Dettaglio Vetrina Anter - Fine novembre 2011

Teresa d.

SONO LA MAMMA DEGLI SPOSI… COSA MI METTO?

November 23, 2011

 

IO SONO LA MAMMA…

DELLA SPOSA!

Perfetto signora, cominci a immaginare sua figlia con l’abito che ha scelto per il giorno più bello della vita di una donna. Si immagini con lei catturata da immagini che il tempo fermerà per sempre. Sappia gustare la gioia che legge negli occhi di sua figlia prossimamente sposa e sia consapevole e partecipe di questa felicità. Lei vuole essere la migliore amica-la confidente-la damigella-la più bella-o semplicemente e come sempre LA MAMMA della sposa? L’ultima? Allora lei sarà elegante e garbatamente di aiuto e di supporto a sua figlia, lontana dalla passerella perchè lascerà la scena all’uomo che accompagnerà la sposa all’altare e che sarà protagonista prima che arrivi lo sposo.

Lei aiuta la sposa

E sarà il papà protagonista per un pò, prima dello sposo.

Lei non è la sposa, e deve solo evitare di:

–  rubare la scena alla sposa,

–  essere esageratamente modaiola,

–  vestire in lungo con strascico,

–  scegliere il colore nero,

–  avere l’aria preoccupata di tutto.

 

E IO SONO LA MAMMA…

DELLO SPOSO!

La mamma dello sposo

Perfetto signora, si immagini al fianco di suo figlio nel suo giorno speciale. Con un pò di fantasia cerchi di vedere le foto che saranno scattate a voi due, unici protagonisti iniziali prima che entri in scena la sposa. Vuole essere la sua nutrice, la sua nonna, la sua amica del cuore, la sua amante o semplicemente e come sempre SUA MAMMA? Da questo inizio, dall’immaginarsi sotto braccio suo figlio, che di sicuro è dai tempi dell’adolescenza che non esce per mano con lei e questa è un’occasione davvero speciale per ritrovare il contatto e la complicità, dal vederlo nel suo particolare abito da uomo che ha scelto per il suo SI, dal colore che suo figlio ha preferito, è da questo inizio che lei avrà chiaro in mente cosa vorrebbe indossare. Poi ci sarà di aiuto il personale addetto nei vari negozi in cui entrerà a chiedere “un vestito per me” che sapranno consigliarla, soprattutto se lei dice da subito che “un vestito per me” è per l’occasione di “mamma dello sposo”. Troppe donne solo dopo aver visto con sguardo inorridito tutto ciò che viene proposto aggiungono che devono indossarlo per il matrimonio del figlio. Ma se non lo dite, noi come facciamo a saperlo? Detto questo, le cose che deve evitare sono le stesse che per la mamma della sposa:

–  di rubare la scena alla sposa,

–  di essere esageratamente modaiola,

–  di vestire in lungo con strascico,

–  di scegliere il nero,

–  di avere il viso devastato dalla preoccupazione.

Le mamme sorridenti

Già finita la festa?

Ma no, alla fine si balla


ALLORA? AVETE PENSATO A COSA METTERE?

ALLORA USCITE PER L’ACQUISTO!

Bene. Di solito questa decisione rende le donne molto ansiose, sono senza un gusto deciso. Di solito le donne amano guardare tutto con sufficienza, nulla pare adatto a loro. Di solito per questo tipo di acquisto-importante le donne escono in gruppo, minimo-raro sono in due. Di solito non amano dire subito a cosa serve l’abito, e le si vede toccare e commentare che non è adatto per “quel fatto là”. ( ma vi assicuro che se ci dite qual’è quel tanto segreto “fatto là”, vi capiamo prima ) Di solito sono anche in quattro, e l’abito deve essere perfetto e piacere a tutte e quattro. Di solito sono donne che non escono mai insieme, e si capta da come si rivolgono l’una all’altra. Di solito non hanno lo stesso gusto, e si vede da come vestono e da cosa chiedono l’una per l’altra. Di solito non hanno la stessa taglia, ma ognuna guarda e propone quello che più le piace ma…per l’altra. Di solito non sanno che l’approccio diretto e immediato, e il lasciarsi consigliare da chi è preposto sono la cosa migliore. Noi non vi proponiamo look da show di aspiranti star, sappiamo bene che per questa occasione bellissima avete bisogno di un tocco di classe al di là delle mode. Siate serene!

Meno male che la moda non è la sola vita che ho!

I COMMENTI E LE RICHIESTE PIU’ DEVASTANTI PER I VENDITORI?

ECCO UN ELENCO:

–  Sa, voglio essere unica – Unica sarà la sposa e lo abbiamo già detto.

–  Sa, deve essere bello – Giusto desiderio, ma non si insegna che il bello è soggettivo? Lo stesso abito può essere bello per me e non per altri, quindi l’abito bello lo deve scegliere lei signora, per noi venditori sono belli tutti. Mai ci permetteremmo di comprare cose brutte da rivendere, noi siamo solo concentrati su quello che voi, pubblico sovrano, chiedete.

–  Sa, devo fare bella figura e mi deve “sfinare” – La bella figura la fate  con il vostro modo di essere naturale e garbata, sorridente e accogliente, con addosso un abito nuovo che vi stia bene secondo le vostre misure e il vostro stile. Per “sfinare” noi vi abbiamo sempre suggerito, oltre al taglio giusto di un capo, anche una dieta e l’intimo segreto di un body modellante.

–  Sa, sarà un ambiente particolare – Spegatevi meglio, cerimonia organizzata in spiaggia – all’aperto – in campagna – in un museo – in cantina – in un castello? Siete interpreti di una commedia o al matrimonio di vostra figlia/figlio?

–  Sa, quelli sono gente particolare – Quelli chi? I parenti dei consuoceri evidentemente. Vengono da altri pianeti – hanno problemi di relazionarsi – hanno imposto delle regole – hanno dato dei dettami – avete un protocollo da rispettare? Ditelo meglio che capiremo prima.

–  Sa, di sicuro la mamma della sposa/sposo sarà eccentrica – Ma a voi cosa importa di cosa sarà l’altra, mica andate a una gara di bellezza?

–  Sa, lo voglio lungo e con la coda – E io un pò vi capisco, non abbiamo molte occasioni per sfoggiare un abito da tappeto rosso, ma non esageriamo, questo è il matrimonio di nostra figlia/figlio, è una cerimonia non una festa qualsiasi.

–  Sa, deve essere perfetto addosso, niente modifiche – Ma noi non abbiamo la bacchetta magica e non facciamo miracoli soprattutto se non avete un corpo da modella. Anche la più esperta delle sarte dovrà modificare addosso una piega o una cucitura  che tira, care mie signore maniache della perfezione.

–  Sa, vorrei anche poterlo sfruttare – Si, ma non per tutti i giorni però. Non esiste l’abito elegante-particolare-lungo-che mi rende unica-che sia da mamma della sposa/sposo-e che poi posso mettere la mattina per passeggiare.

–  Ma questo è esclusivo? – Non esiste l’abito esclusivo da chi vende il Pret-a-porter, cioè la confezione. E se altri ve lo dicono è solo una sciocchezza come risposta a una domanda strana. Se avete la taglia 40 o 42 vi può capitare di trovare un modello-campione che non è stato realizzato in serie. Ma è un caso raro perchè negli studi degli atelier i campioni realizzati servono come spunto per altri campioni.

Noi comunque siamo sempre preparati ad accogliervi, voi siete pronte per la scelta?

Teresa d.

INVITATA A UN MATRIMONIO – D’INVERNO…

November 22, 2011

TRA LA POSTA UN INVITO:

UN MATRIMONIO D’INVERNO

Ed è subito panico: cosa mi metto?

Eh si, sono sempre di più i giovani innamorati che scelgono la stagione invernale per il loro “giorno più bello per la vita”. E sono sempre tante le donne che non sanno vestire elegante in inverno. Un armadio che trabocca ma noi non abbiamo niente da mettere. E’ sempre stato così.

Aggiungerei un cappottino e i guanti e andrei a un matrimonio in inverno.

Ed è vero, trovare capi eleganti nella stagione invernale è più difficile. Ma è vero anche che l’elegante non ha stagioni, cioè che un abito elegante è leggero e può essere indossato in qualsiasi stagione dell’anno. E sarà l’accessorio  a renderlo più o meno adatto al tempo atmosferico e alle varie situazioni.  E allora perchè se noi di ANTER vi proponiamo un abitino di viscosa, di seta o di chiffon, oppure una casacca leggera di voile, ci guardate con occhi sgranati? Quest’anno poi che gli abitini sono tutti giro manica, lo smarrimento di certe signore è totale.  Ma pensiamo al nostro invito per il matrimonio d’inverno e alle cose da fare e da non fare.

DA EVITARE:

il panico e l’indecisione, a tutto si rimedia,

–  i pantaloni attillati, sono di moda ma poco adatti a una cerimonia se non avete 15 anni,

–  maglie e maglioni se di sera, la maglieria non è mai molto elegante

–  minigonne, il matrimonio è una cerimonia non una festa qualsiasi,

–  borse giganti e stivali, troppo sportivi anche se di eccellente qualità,

–  colate di oro e monili come accessori, le madonne sono già in chiesa,

–  imitare la sposa, solo lei sarà la protagonista della giornata.

COSA FARE:

–  leggere l’invito con gioia, un matrimonio è un evento felice,

–  pensare a cosa vi piacerebbe indossare, abbiamo sempre un’idea di cosa vorremmo,

–  aprire l’armadio e guardare se abbiamo qualcosa di adatto, lo possiamo sempre rinnovare con applicazioni o accessori diversi,

–  uscire a guardare le vetrine, l’occhio si abituerà alle nuove proposte della moda,

–  entrare nei negozi con la voglia di provare, i capi vanno visti addosso non sulla gruccia,

–  preferire abitini o gonne, sono più femminili,

–  si ai tailleur anche con pantaloni se non possiamo farne a meno, sarete sempre perfette,

–  bene una gonna con camicia, magari con una cintura preziosa in vita se siamo sottili, semplice e chic,

–  evitare il nero, o almeno coloratelo con gli accessori, lo so che al sud è il colore preferito, ma non è adatto a un matrimonio,

–  preferite i colori pastello, le fantasie delicate e il blu, sono perfetti,

–  si a spille e bijux, ma non troppo vistosi, non fatevi esplodere la cassaforte addosso,

–  si al tacco 10, bello stare ogni tanto su un piedistallo,

–  si alle trousse, pochette o clutch, le borsette a mano sono sempre perfette,

–  si ai guanti, sono molto glam,

– si alle calze, sempre, in inverno anche coprenti se di mattina ma meglio colore naturale,

–  siccome siamo in inverno, puntiamo molto sul capo spalla: il cappotto è da preferire alla pelliccia, e sarà al ginocchio se di mattina, anche lungo se di sera, e se di sera preferire tessuti eleganti come il velluto liscio o il broccato, ma se si vuole qualcosa da sfruttare un bel misto cashimire va benissimo, ricordiamo che possiamo cambiare e personalizzare i bottoni mettendoli colorati o dorati, e possiamo renderlo prezioso con collo e polsi di pelliccia,

–  si alle stole di pelliccia, vere o finte, e alle stole pesanti in genere, che se non è troppo freddo vanno bene anche da sole sopra il tailleur o l’abitino,

–  per le giovanissime è molto bello anche  un piumino luminoso con riporti particolari da indossare su un abitino, molto fashion,

–  bene le pettinature alte e raccolte se di sera, meglio sciolti se di mattina,

–  si al  cappello ma solo se siete a vostro agio e mai a falda larga di sera.

ALCUNI ESEMPI DI DONNE PERFETTE A UNA CERIMONIA D’INVERNO

Ricordate che eleganza è sinonimo di non appariscenza, non servono madonne alla fiera degli sposi.

E siate partecipi e felici.

Teresa d.

UN TAILLEUR PER ME – IERI DA ANTER

November 17, 2011

Estremamente chic ma molto funzionale,

IL TAILLEUR,

ovvero una giacca+gonna o pantaloni realizzati dello stesso tessuto,

è il corrispondente maschile dell’abito da uomo.

DA ANTER E’ UNA RICHIESTA ASSIDUA

La storia della moda assegna a Coco Chanel l’invenzione del tailleur ma in realtà è stato un sarto inglese, John Redfern, che nel 1885 realizzò il completo al femminile per la Principessa del Galles Luisa di Sassonia.

Segno dell’emancipazione femminile da allora è diventato un classico capo nel guardaroba delle donne. Negli anni 60 Yves Saint Laurent lo rese elegantissimo nella versione smoking e negli anni 80 grazie alle donne in carriera che lo scelsero come stile rassicurante e austero, e allo stile Armani che propose giacche destrutturate molto innovative, il tailleur ha ripreso nuova vita e ancora oggi, cambiano le lunghezze, le forme, i materiali, i particolari, ma il tailleur rimane un indiscusso protagonista nel vestire quotidiano delle donne, perfetto sia per il giorno che per la sera.

Ieri da ANTER:

“UN TAILLEUR NERO PER ME – DEVO SOSTITUIRE QUESTO,

SIAMO STATI PROPRIO BENE IO E QUESTO TAILLEUR”

L’osservazione più bella che mi sia mai capitata di ascoltare da una cliente. Grazie signora, lei non se ne è resa conto, ma mi ha emozionato. Altre richieste estremamente garbate ci sono state, ma questa racchiude la reale sensazione di un rapporto confidenziale, stretto, di piacere, di sicurezza, che ha saputo trasmettere un capo di abbigliamento Anter.

Quando il vestire non è solo un noioso atto quotidiano ma diventa desiderio di assaporare la piacevole sensazione di avere addosso un capo che ti fa stare bene.

Apparentemente castigato, il tailleur può essere estremamente sensuale se abbinato ad accessori glamour come un top ricamato o un tacco 12. In tailleur puoi essere una donna fatale o una donna in carriera, una laureanda o un’insegnante, in riunione o a passeggio, misteriosa o essenzaiale. Testimonianza di uno stile rassicurante, il tailleur è classico ed elegante ma può essere anche sportivo e pratico. Una presenza obbligata nel guardaroba femminile.

Teresa d.

LA MAGLIA – VIA COL DRITTO E ROVESCIO

November 14, 2011

Cambiando il peso e la qualità dei filati da smacchinare o sferruzzare, la maglieria non passa mai di moda e ci accompagna in tutte le stagioni.

ORA E’ IL MOMENTO DELLA LANA,

L’INVERNO E’ LA SUA STAGIONE MIGLIORE.

VETRINA BENETTON A MILANO

Filo di lana e di amore che intreccia che lega e che avvolge.

Quel filo che avvolge la mente, i gomitoli, i ferri, i pensieri e le idee. Che pende dal grembo al cestino della nonna e ci riporta a immagini che sanno di antico, di un tempo passato. E che stanno tornando di moda e non più relegate tra le mura di casa. Lo sapete che c’è la GIORNATA MONDIALE DEL LAVORO A MAGLIA IN PUBBLICO? Ebbene si, evento nato nel 2005, per le appassionate consultare il sito www.kipday.com Nelle grandi citta poi, si stanno affermando i Knit-Cafè, luoghi di incontro per lavorare a maglia e non solo.

Ma per la moda c’è l’industria che con i suoi macchinari all’avanguardia, gli stilisti e gli addetti, sa rendere innovativa la maglieria con l’inserimento di nuovi materiali nel filo di lana. Filati come la seta,la viscosa, il lurex, il metallico che apportano più morbidezza o più lucentezza alla semplice lana. E poi nuove forme, nuovi volumi, rinnovate coloriture e trattamenti per ottenere sempre effetti speciali e sorprendenti. Che sia di mohair, di cachemire, di lana vergine, di alpaca, merino o angora, e poi colorata, unita, sfumata, rigata, brizzolata o jacquard, che abbia preso la forma di una giacchina, di un cappotto, di un berretto, di una sciarpa o di un abito, la lana fa bella mostra di sè nelle vetrine e negli scaffali dei negozi per scaldare il freddo con l suo tepore tutto da vivere e da indossare.

Ora che (quasi) tutto è permesso, dobbiamo solo scegliere se la trama grossa di cappotti e giacche in maglia oppure la più sottile smacchinatura per allegerire la silhouette.

Teresa d.

LE NOSTRE AZIENDE E I LORO PRESTIGIOSI MARCHI

November 11, 2011

DUE O TRE COSE DI NOI E DI LORO

APPENA RIENTRATI DA UN VIAGGIO DI LAVORO

GYMNASIUM – Telaio per filati

GYMNASIUM – area stiro

In questi giorni, mentre in politica qualcuno scappa dalla nave che affonda, noi, Antonio e io, abbiamo lasciato il timone della barca che naviga in acque agitate in mani sicure, per raggiungere le grandi fabbriche del nord dove ancora si cerca di creare futuro e lavoro e dove persone impegnate e disponibili ci accolgono con immutata reciproca gioia.

E’ la nostra famiglia lavorativa. Con loro negli anni abbiamo creato una rete di rapporti commerciali e non solo e stabilito regole non scritte di cortesia e fiducia, di comprensione e disponibilità. E’ un momento di vita e di lavoro molto importante quello di incontrare gente che come noi si dedica al lavoro con rinnovato entusiasmo, che riscopre il valore e il potere del sacrificio, che sa che la volontà nonostante la precarietà può portare a qualche risultato. Se luce fu per Edison…

Siamo gente cresciuta con l’idea che in un rapporto di lavoro la sincerità e l’onestà sono fondamentali. Non capisco molto di economia, ma se i teorici del nostro tempo avessero sostenuto e applicato la formula “etica e affari” che io sostengo e cerco di mettere in pratica da sempre, credo ci sarebbe meno ingiustizia e più equità.

Desidero ringraziare tutti i titolari e direttori commerciali di aziende storiche dove da anni ci serviamo, per la loro proverbiale accoglienza e simpatia. Grazie a Marco Zaffanella di Fibretex, ad Alessandro di Koons, a Wilma di Pierr Day, a Federico di A.Blu, a Efrem di New Marikan, a Tosca di Devanja e a Wanna purtroppo assente ma che saluto caramente, a Giada di Tres Jolie, a Lauro di C.Ferrone, ad Alessandra? di W.Le Donne, a Gianenrico di Gori dove nel suo laboratorio maglieria ho toccato le lunghe vestaglie di puro cachemire che andranno a riempire lo spazio di Harrods a Londra, a Christian di Flay Line e alla sua entusiasta mamma, e infine grazie alla signora Lorena di Gymnasium che ho conosciuto ora di persona e che è una donna simpaticissima e organizzatissima nel gestire l’immenso magazzino via cavo dell’azienda. ( sono solo quelli incontrati questo giro, in due giorni tra Firenze, Verona e Carpi )

Anter – scaffale di maglieria

ANTER – Maglieria donna rasata

Rientrati in azienda, insieme alla bella maglieria classica di una volta per le mie donne che sanno trovare nel classico la sicurezza e la durevolezza che non può dare la moda con i suoi capricci e le sue stravaganze, insieme a un flash di belle maglie da uomo con mezza-zip e ai giacconi donna nelle taglie comode che già mancavano, abbiamo portato con noi tutta la vostra grande simpatia.

ANTER – Giacconi donna

Che dire, solo due parole per sottolineare la vostra nobile semplicità: SIETE GRANDI!

Teresa d.

GUARDAROBA: LA SFIDA DELLE POCHE COSE…

November 7, 2011

E’ il momento di fare spazio al nuovo che vogliamo.

L’inverno nel guardaroba è ingombrante, soprattutto i piumini con la loro imbottitura o i cappotti con i loro collettoni di pelliccia, i cardigan di lana grossa e dalla forma avvolgente e maxi e le mantelle così tanto di moda.

Caldissimo con finta pelliccia

Per non parlare dello spazio che occorre per le scarpe che in inverno sono soprattutto stivali. E poi dei cassetti a disposizione per riempirli di accessori come guanti cappelli e sciarpe, tutti capi in più che solo nella stagione fredda sono indispensabili e che vogliono spazio nel guardaroba.

Ricordate di…

DARE QUELLO CHE NON METTETE

E

METTERE QUELLO CHE NON DATE

Solo così il vostro guardaroba sarà leggero di inutilità e avrà spazio per le novità.

Con inserti luminosi

Da Anter c’è un inverno di piumini e non solo in tutte le taglie che vuoi.

Vi aspetto per parlare di moda e di come vi sta!

Teresa d.

 

 

 

TIPOLOGIA DEL CLIENTE TIPO – DA ANTER E’ COSI’…

October 31, 2011

C’è una frase che ancora oggi viene ripetuta come verità assoluta a ogni nuovo assunto nel mondo, ( ammesso che nel mondo si ricominci a parlare di assunzioni ), ed è:

IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE!

Va bene, il cliente ha sempre ragione perchè è colui che chiede e va servito come meglio possiamo e sappiamo fare. Ma vi siete mai chiesti quanti modi di fare diversi sono racchiusi in una richiesta? Ve lo diciamo noi, commessi di ANTER ABBIGLIAMENTO. Noi che facciamo un mestiere che amiamo, che abbiamo doti di ascolto e accoglienza, che abbiamo pazienza e rispetto per tutti, che abbiamo desiderio di accontentare e risolvere ogni esigenza. Dopo anni di esperienza a contatto con il pubblico noi siamo in grado di riconoscere la tipologia del cliente da come si muove nello spazio negozio, dalla sua espressione, da come ci rivolge la parola, da come si guarda intorno, da come tocca la merce. Ecco perchè ci permettiamo di elencarne pregi e difetti in una classifica che può essere condivisa o meno, ma che vuole essere una simpatica lista di modi di fare.

TIPOLOGIA DEL CLIENTE TIPO:

–  IL TIPO CONFIDENZIALE – cliente abituale, si aspetta sempre un trattamento di favore, a volte fa capire che il lavoro che fai gli è dovuto e tende ad approfittare del tuo tempo e della tua dedizione. Il contatto è amicale e cordiale ma qualche volta bisogna precisare che il lavoro è lavoro e la professionalità ha un valore.

–  IL TIPO ISTINTIVO – compra d’istinto la cosa che più gli piace, magari quella che ha visto in vetrina o ripiegata in scaffale se è del colore che preferisce. Guarda le cose che gli mostri con vivo interesse e ti guida per farti capire le sue esigenze, e sa decidere in un lampo se è quello che vuole. Persona intuitiva, consapevole e matura. Facile da servire.

–  IL TIPO PASSIVO – parla poco, sembra distratto, non sa spiegare cosa vuole, non  esprime velocemente un giudizio. Il venditore è suo nemico anche se lui/lei mostra tutta l’intenzione di comprare. Difficile stabilire un contatto e richiede tutta la nostra esperienza.

–  IL TIPO ETERNO INDECISO – non sa mai cosa veramente vuole, non sa scegliere e non si fida dei suggerimenti che continua a chiedere nonostante la diffidenza, e quando ha trovato il capo giusto non sa decidere quale taglia o quale colore gli sta meglio addosso. Meglio invitarlo a pensarci e ritornare per l’acquisto sperando che non chiede di rivedere quello che ha già visto e misurato il giorno prima…

–  IL TIPO CHE SOTTOVALUTA – non gli sta bene nulla, guarda tutto con sufficienza, non vuole mai provare perchè solo guardando il capo sulla gruccia decide che non gli sta bene addosso. Con gentilezza si cerca di far capire che siamo professionisti e che sappiamo quello che diciamo.

–  IL TIPO INCONTENTABILE – trova difetti ovunque, non ha fiducia, si lamenta di tutto anche di se stesso. Siccome dubita delle nostre capacità, meglio perderlo che trovarlo.

–  IL TIPO SOSPETTOSO – che di solito è anche un pò bugiardo, chiede a tutti un parere ma non ascolta mai, per lui/lei sei solo un venditore che a tutti i costi deve effettuare una vendita. Ma noi sappiamo che se diamo consigli sbagliati non ritornertà, e non lo facciamo.

–  IL TIPO MANIACO DEL CONTROLLO – ha bisogno di guardare la merce come per passarla ai raggi X. Filo appeso, bottone pendente, un alone o un’asola chiusa sono motivo di ansia e di dubbi. Preoccupati di tutto, pignoli ed esigenti, è complicato rassicurarli sul fatto che noi i problemi li sappiamo solo risolvere.

–  IL TIPO “SO FARLO ANCH’IO” – sa tutto ma non vuole fare niente, ha fatto il sarto negli anni A.C. e crede di sapere tutto di cucito e rifiniture dando suggerimenti e pareri a destra e a manca. Difficile da trattare poichè sa solo puntualizzare su tutto.

–  IL TIPO DA TRATTATIVA – sceglie con aria svogliata, ti ricorda che non gli serve nulla ma prova tutto, di solito poi vuole i capi più costosi ma poi è capace di stare ore alla cassa a chiedere lo sconto. Sono i più difficili da trattare ma per fortuna è una razza in via di estinzione.

–  IL TIPO PRETENZIOSO – entra sempre con la fretta e la pretesa di vedere in un attimo tutto quello che gli può star bene, irrispettoso del cliente che sta prima perchè tanto lui/lei deve solo vedere e poi ritornare con… Bisogna allontanarlo con educazione soprattutto se abbiamo altri clienti che attendono.

–  IL TIPO DO’ UN’OCCHIATA – di solito educato e silenzioso, ama guardarsi intorno con curiosità e rispetto, attende se si è liberi per fare domande e saluta cordialmente e ringraziando. E’ molto gradita la loro visita, da Anter sono sempre i benvenuti.

–  IL TIPO TRASANDATO – entra sempre vestito da lavoro, tutto il rispetto per i nobili lavori manuali ma non si può andare a fare acquisto di abbigliamento sudati e sporchi e pretendere di misurare. Gli si mostra la merce ma va persuaso a ritornare con calma per provare.

–  IL TIPO SEMPRE IN RITARDO – entra sempre un minuto prima dell’ora di  chiusura e lo sa bene perchè esordisce con “lo so che è tardi ma io faccio subito”. Raramente è come dice, di solito facciamo tardi per niente.

–  IL TIPO CHE LI RACCHIUDE TUTTI – simpatico, educato, esigente, critico, accomodante, indeciso, pignolo, diffidente, ripetitivo, ritardatario, lento , spendaccione. Riempie lo spazio di simpatia, esordisce sempre con la stessa richiesta ma poi compra tutt’altro. E’ una èpiacevole presenza e va seguito e assecondato.

E infine LUI – esiste ed è la maggioranza:

IL CLIENTE IDEALE

Educato, comprensivo, rispettoso. Ha molta considerazione di te, ha fiducia nelle tue capacità, ti ascolta volentieri, sa valutare, si conosce e sa quello che vuole, è entusiasta di provare anche le novità che la moda propone, decide subito per il “si” o il “no”,  apprezza la nostra educazione e ricambia con soddisfazione. Ovviamente noi siamo stati capaci negli anni di conquistare la sua fiducia. Lavorare per lui è facile e piacevole. ED E’ IL PIU’ AMATO.

E voi, di che tipologia siete?

Teresa d.

 

MODA – TRA UN PO DI FOLLIA E TANTA ALLEGRIA

October 27, 2011

 

Ieri da ANTER:

NON SO SE IL CLIMA O LA MODA CHE SONO IMPAZZITI.

TANTI ABITINI GIRO MANICA NELLE VETRINE!

Ma no, è semplicemente che la mezza stagione è questa, che esiste, e ci invita a vestire a “cipolla”.  Mixare capi uno sull’altro per poter affrontare il fresco mattutino e della sera,  ma poi togliere qualcosa da dosso durante il caldo di metà giornata. E’ un pò come per i twin-set, ma ora abbiamo l’abitino+magliettina coprispalle.

 

Oppure li possiamo indossare come l’antico abito-scamiciato, la maglia sottile+abitino smanicato.

Una linea che rinasce dal passato per riapparire con gusto rinnovato.

EVVIVA GLI ABITINI SMANICATI!

IN VENDITA DA ANTER QUESTO E  ALTRO ANCORA.

Vi aspetto per parlare di moda e di come vi sta.

Teresa d.

 

MOLTO MEGLIO PARLARE DI MODA…

October 22, 2011

 

Forse sono una privilegiata.

Stare tra le mura di un negozio

e poter chiudere fuori quello che mai vorrei vedere nè sentire…

Interno negozio ANTER

Un pò di scoraggiamento di fronte alla vita ogni tanto ci prende. Allora meglio parlare di moda, così si ritrova quel sottile piacere che sa effondere, quell’ironia che salta fuori da accessori bizzarri, la piacevolezza che emana un carrello di abiti nuovi, la leggerezza che si avverte ammirando una bella vetrina.

In questi giorni di autunno accennato, la pioggia, il cielo velato e la temperatura leggermente calata, il mio negozio ha ripreso la vita. Un via-vai di clienti costante , tutti presi dalla voglia di qualcosa di nuovo.

Interno ANTER

E così come la lana, regina negli scaffali d’autunno, rende tutto più caldo, soffice, morbido, lieve, anche noi chiedendo “qualcosa per me”, saremo leggeri, delicati, un pò fatui e vanesi.

EVVIVA LA  MODA!

Se diffonde sorrisi…

ANTER

ANtonio e TEResa

Due nomi accennati per unire insieme un progetto di vita.

Teresa d.

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