NEI PIUMINI DI MONCLER E NON SOLO…

DIETRO IL MERCATO DEL LUSSO C’E’ TANTA IRREGOLARITA’

E LA SOLITA CORSA ALL’ORO CHE NON SI E’ MAI FERMATA.

Eppure lusso dovrebbe voler dire ricerca della qualità e innovazione e non maltrattamento di animali e persone.

Ma in questa Italia corrotta e cafona dietro quello che indossiamo c’è solo immagine e pubblicità.

Sempre interessanti le denunce della Gabanelli.

Ho visto qualche ora fa “Report” e la denuncia sullo spiumaggio delle oche e sulla delocalizzazione delle aziende italiane che producono capi di alta moda. Le immagini crudeli del lavoro negli allevamenti mostrano il solito raggiro di regole che non si rispettano e la solita indecenza di persone amorali. Le interviste nelle aziende di produzioni di abbigliamento mostrano la cattiveria di imprenditori senza scrupoli che si muovono nel mondo del lavoro con l’arroganza tipica dei furbi, sempre in movimento per cercare di pagare poco o nulla il lavoro degli altri e sempre pronti a rivendere la loro mercanzia a prezzi esorbitanti per accrescere il loro, solo il loro, portafoglio. Sinceramente io spero in una rivolta operaia. Non è possibile sapere che il lavoro artigianale di tante persone che passano la vita in capannoni non sempre accoglienti viene così sottovalutato e che quei capi usciti dalle loro mani sapienti vanno nelle vetrine dei negozi di lusso del mondo al prezzo singolo di una loro mensilità. Davvero mortificante. Qualcuno ha detto che al costo reale di tessuto accessori e manodopera del singolo capo si devono sommare le spese in pubblicità. Anche di trasporto aggiungo io, e dell’IVA che aumenta sempre di più andando ad incidere sul prezzo finale al consumatore. Ma lo squilibrio è sempre troppo e quel prezzo finale proibitivo serve anche ad alimentare il desiderio di esclusivo. Io dico che saremmo anche disposti ad accettare un ricarico così alto su quei capi di alta moda, tanto il mercato del lusso si rivolge alle modaiole che se lo possono permettere,

ma che siano creati rispettando gli animali e le persone e che

SIANO CREATI IN ITALIA.

E che siano pagate le dovute tasse su quel ricarico.

Solo così si può sperare in una ripresa del settore del tessile e dell’abbigliamento

che un tempo era una delle eccellenze italiane nel mondo

e creava il “VERO” MADE IN ITALY.

Si può fare, o non esisterebbe Cucinelli e la sua visione del lavoro delle persone e delle cose.

Ricordiamoci anche che il mercato siamo noi con le nostre scelte.

Teresa d. – Si riuscirà ad arginare il problema?  No se non si capisce che “Umani si nasce ma l’umanità va perseguita.”

VOGLIO UN GUARDAROBA “QUATTRO STAGIONI”

PIENO DI CAPI CHE POSSO INDOSSARE TUTTO L’ANNO.

MICA FACILE.

Ma secondo me non impossibile se si punta sulla qualità dei tessuti.

Sono anni che chiedo ai produttori di abbigliamento e maglieria, non quelli dell’alta moda ovvio, di produrre capi femminili con tessuti e filati di qualità.

Basta con le fibre sintetiche, con il naylon, con il poliestere, con il finto viscosa 100%, e con il misto lana o misto cotone.

BASTA!

So benissimo che è per contenere i costi, ma non se ne può più di avere tanti capi e niente da mettere.

Si, perchè con questi tessuti addosso non si sta bene se fa caldo e non si sta bene se fa freddo.

Adesso poi che, almeno al sud, la temperatura segna ancora 21 gradi ed è il 07 di novembre, abbiamo una eterna mezza stagione e non sappiamo mai come vestirci. Si, anche io che vendo abbigliamento ogni tanto vado in tilt.

Urge proporre oltre al classico, anche capi innovativi per tessuti  modelli e peso.

( E’ anche facile adesso che la moda guarda molto al passato. Basta riprendere i tessuti di una volta. )

In questo momento urge avere capi di qualità come un imper di gabardine in lana, o dei tailleur dello stesso tessuto, ottimo se fa caldo ma anche se fa freddo perchè basta un accessorio come un foulard di pura seta a renderlo piu caldo.

E poi maglie,

maglie leggere di mohair quasi trasparenti, scollate e con manica tre-quarti, perfette se fa caldo ma anche se fa freddo perchè basta mettere accessori come i guanti e i colli di lana o pelliccia per renderle più calde. E poi si possono creare anche double, cioè accessoriate di canotta o maglia aperta che si può indossare da sopra.

Pantaloni di cotone smerigliato e non solo neri, perfetti nella mezza stagione.

Casacche svasate di tessuti in lana leggeri, la moda parla di anni 60.

Ma come al solito chi produce si lascia ispirare solo dal calendario.

Che segna le stagioni mica le temperature?

E allora se il 21 di settembre è autunno non è detto che faccia freddo come venti anni addietro.

Magari piove, ma il freddo in molte località del sud sono anni che lo vediamo solo un po tra fine gennaio e febbraio.

Però abbiamo i negozi pieni di maglie accollate e piumini con bordi di pelliccia.

Mi chiedo se non si vende perchè c’è crisi o perchè non abbiamo più cosa proporre.

Secondo me le due cose vanno a braccetto.

Teresa d. – Io se avessi un laboratorio di confezioni proporrei un guardaroba “quattro stagioni”. Meditiamo…

OGGI STO NELL’ARMADIO

PER IL CAMBIO DI STAGIONE

Questa estate ritardataria e infinita pare vada via nei prossimi giorni anche dall’Italia del sud.

Ma non è questo il mio armadio. Magari!

Con uno spazio grande così sarebbe molto piu facile e veloce fare il cambio abiti.

Forse abbiamo gia messo da parte il lino e le cose per il mare.

Io faccio sempre così, un primo aggiusto tra le ante lo do a fine settembre per togliere tutto ciò che è troppo estivo nella forma e nel colore. Poi attendo l’arrivo dell’aria fresca autunnale per continuare e fare spazio ai giacchini e piumuni e poi alle maglie.

Voi lo avete il reparto “MAI PIU’?

Cioè quello spazio occupato da abiti messi una volta, fose due, e mai più?

C’è in tutti gli armadi femminili, ci sarà anche nel vostro.

Penso che per fare spazio alle cose invernali bisogna liberarlo.

Facciamolo!

Magari per poi riempirlo di un nuovo cappotto e altre cose che rinnoveranno un po il nostro stile.

Teresa d. – Da ANTER per mostrarvi tutta la nuova collezione di piumini, cappotti, abiti e maglieria.

AUTUNNO INVERNO 2015 – CHE COLORI!

CHI LO DICE CHE I COLORI CHIARI SONO BELLI DOLO D’ESTATE?

Guardate un po’ cosa suggerisce la moda.

Dalle passerelle del febbraio scorso di Milano Moda Donna e non solo,

ecco un po di foto per vedere cosa vorremmo per rinnovare il nostro guardaroba.

Illuminiamo la stagione più fredda con colori chiari, cangianti, e ancora fiori.

Diamo luce al nero con il beige e il pallido rosa.

Teresa d. – Siete pronte per il cambio nell’armadio? Uffa…

MEDJUGORJE – DOVE LA PREGHIERA E’ PANE QUOTIDIANO –

In primo piano la Gospa. La Madonna.

MEDJUGORJE,

( ecco perchè ero assente dal blog )

QUESTO LUOGO SACRO CHE DESTA LA CURIOSITA’ DI TANTI, CREDENTI O MENO,

HA ACCOLTO IL MIO PRIMO PELLEGRINAGGIO.

Ci sono andata nel centenario dell’attentato che scatenò la prima guerra mondiale.


Difficile scrivere di Medjugorgje perchè una volta immersi in un mondo di preghiere, di adorazioni, di visite alle comunità di accoglienza, di incontri con veggenti e con testimoni di fede, ognuno poi ne riceve sensazioni diverse. Una volta iniziata la salita del Podbrdo, la piccola collina delle apparizioni, ( che si chiama in realtà Crnica, ma le danno il nome della zona ai suoi piedi dove per la prima volta apparve la Madonna e che si chiama appunto Podbrdo ), dove dopo pochi passi per una ripida e sassosa salita c’è una statua della Vergine della Pace e una Croce Blu, è il luogo di preghiera dove ancora oggi ogni due del mese la veggente Mirjana avverte la presenza della Madonna, ne sente la voce e detta i messaggi che ne riceve, poi si continua a scalare pietre recitando il Rosario poichè il percorso che segue è accompagnato da pannelli in bronzo scolpiti realizzati dallo scultore italiano Carmelo Puzzolo e che raffigurano i cinque Misteri del Rosario da pregare, e si arriva fino alla statua della Madonna in marmo di Carrara posta alla fine della salita. E poi c’è l’arrampicata del Krizevac, il Monte della Croce, più lunga, più pendente, una faticosa scalata tra rocce grandi e aguzze che segna le tappe della Via Crucis, anche qui con pannelli in bronzo scuro scolpiti in rilievo realizzati dall’artista italiano Carmelo Puzzolo, anche qui si sale pregando fino alla cima dove una Croce bianca innalzata dagli abitanti nel 1933 per chiedere di salvare il raccolto da feroci intemperie ora attende i pellegrini in preghiera che scalano il monte perchè la Madonna nei suoi messaggi chiede di pregare anche sul Monte della Croce. Qualcuno vede segnali di presenza della Madonna nel sole che fa cerchi, o avverte presenze mistiche, ma io dico che qualsiasi cosa accade a Medjugorje il vero miracolo a cui si assiste è la preghiera.

La preghiera a Medjugorje è un bisogno di tutti, si prega insieme o da soli, in religioso silenzio o appena sussurrando ognuno nella propria lingua e accomunato da un senso di vera fratellanza ci si rivolge al divino come per cercare una riconciliazione, come per sperare in una conversione, come per chiedere di salvare l’anima e il mondo intero da tante brutture. E per un attimo si respira un senso di pace e si crede che qualcuno proprio in quel preciso momento ci ascolti davvero.

Medjugorje è un piccolo villaggio di circa 4000 abitanti in provincia di Citluk, situato in una zona tra basse colline aride e rocciose nel sud-ovest della Bosnia Erzegovina. Medjugorje vuol dire proprio in mezzo alle colline, e le due piu famose sono ora quella del Podbrdo e del Krizevac. Il centro è rappresentato dalla chiesa di S.Giacomo, il santo protettore dei pellegrini, ( fu fondata nel 1892 e intitolata a S.Giacomo. Una preveggenza? ) è la parrocchia che accoglie le migliaia di persone che dal 1981, anno della prima apparizione della Madonna ai sei giovani veggenti, vi si recano in preghiera e in adorazione. La chiesa negli anni è stata ampliata e oggi è circondata da grandi spazi esterni attrezzati per la confessione e ampi luoghi dove ci si raccoglie in preghiera e in meditazione. Anche qui una statua della Regina della Pace di Medjugorje, in puro marmo bianco di Carrara, realizzata, come le altre, dallo scultore italiano Dino Felici, è posta nel piazzale antistante la chiesa. Appena fuori da questo grande centro religioso retto dai Padri Francescani, ( se come me vi chiedete come mai i padri francescani in una terra anticamente governata dall’Impero Ottomano e quindi dove la religione era l’Islam, la risposta è nel tentativo di dialogo tra le due religioni che il grande S.Francesco nel 1219 volle con il sultano Malek-al-Kamel. Lo storico colloquio avvenuto a Damietta presso il Cairo resta il piu straordinario gesto di pace tra le due culture religiose, lì il Vangelo incontrò il Corano e da allora i francescani sono ben tollerati nelle terre dell’islam ), si diramano strade invase da negozietti di souvenir, bar, ristoranti, hotel e pensioni che aumentano ogni anno sempre più e poi ancora strade secondarie appena asfaltate che conducono verso la zona delle colline e alle poche abitazioni che sono case private dove l’ospitalità è garantita. Piccoli cantieri di costruzioni dicono che il cemento è in costante aumento, ma tutto questo se a prima vista pare una cosa da condannare, poi ci si rende conto che la domanda è sempre tanta e che tutto deve essere migliorato poichè l’immagine di Medjugorje, nonostante le case siano nuove, è di un paese del Cilento degli anni 70. Peccato che si sta sviluppando in maniera disordinata, in alcuni posti non ci sono ancora i marciapiedi, e non c’è un buon Piano Regolatore. Anche il commercio di articoli religiosi è un fatto legato allo sviluppo del paese, è un indotto a creare nuova occupazione e di consequenza benessere per i cittadini che da troppi anni hanno vissuto ingiustizie e soprusi che sembrano conclusi con la guerra civile degli anni novanta. Medjugorje è un paese reso vivo e vivace dalle tante presenze di pellegrini in cerca di Dio, ma all’ora delle apparizioni tutto si ferma, tutto tace, tutti attendono il Messaggio di Maria, la Gospa, che vuol dire Madonna in lingua croata. Messaggio che all’istante viene tradotto e dopo pochi minuti pubblicato ovunque e messo in vendita su cartoncino plastificato come souvenir. Questo misto di sacro e profano rende tutto molto umano ma non distoglie dalle domande sul senso della vita e sul chi siamo e dove andiamo.

In primo piano i sassi da scalare per le salite del Podbrdo e del Krizevac.

Poco mi ha trasmesso l’incontro con Vicka, una delle veggenti. In quella assemblea tra la calca di pellegrini estasiati e quasi ipnotizzati di ascoltare le parole semplici e ripetitive, proprio come quelle che si leggono nei messaggi della Madonna, e che la signora, Vicka, ripeteva assillante, io mi sono sentita come in mezzo a un delirio collettivo. La donna si è presentata salutando con grazia gentile e agitando una manina sottile mandava baci a destra e a manca come una diva dopo lo spettacolo. Non so, forse questo è il suo modo di avere garbo e di accogliere, il suo modo di ringraziare le tantissime persone accorse come ad ascolatre una Santa, ma io non ho avuto nessun beneficio da quell’incontro. Mi sentivo fuori luogo. Forse mi sono persa qualcosa di importante e forse per questi miei dubbi e incertezze verso la Fede e le apparizioni andrò all’inferno, ma per ora è stato così. La prossima volta chissà! Intanto mi sono lasciata andare ai desideri della Gospa cercando la conversione, la preghiera, la confessione, il digiuno, l’Eucarestia.

E alzando lo sguardo al cielo avrei voluto interrogarla sulla frase: “Se sapeste quanto vi amo piangereste di gioia” –

Teresa d. – Non pensate sia più semplice vivere come se Dio esistesse?

A MILANO LO SPETTACOLO DELLA MODA CONTINUA…

DOPO LA VOGUE FASHION NIGHT DI IERI SERA,

la serata di notte bianca del lusso con negozi aperti fino alla mezzanotte

DA OGGI 17 SETTEMBRE E FINO AL 22

LA MILANO MODA DONNA ANIMA LE STRADE DEL LUSSO CON SFILATE EVENTI E MOSTRE.

Il logo

Per gli addetti ai lavori e non solo.

Per i curiosi e gli amanti del fashion, per i modaioli accaniti e per chi vuole farsi vedere,

l’appuntamento da non perdere è nel centro città in uno di questi giorni.

Per un’immersione nelle ultime tendenze e novità in fatto di moda.

Per ammirare persone eleganti nel portamento,  gentili nel comportamento,  frettolose nell’andamento.

Ma anche per capire che il bello fa sentire bene.

Perchè tra i palazzi storici milanesi che accolgono al piano terra i negozi più belli del mondo, ogni tanto si sta bene.

Magari solo per qualche ora,

per ricordarsi che la moda è l’immagine dell’Italia nel mondo

ed è anche lavoro per tanti.

A voi piace vedere le sfilate di moda?

Teresa d. – Andranno in passerella le collezioni moda P/E 2015 – La moda è in anticipo.

SEI DAVVERO CHIC CON I COLORI SHOCK?

Siamo italiani, da sempre abbiamo una innata passione e un gusto raffinato nel vestire.

Che chic questo abbinamento!

Ma voi ne vedete tante di persone paludate?

( cioè persone vestite male, non adatte all’occasione )

Io sempre meno.

Si, ci sono ancora quelle che amano scatenare la sciatteria, ma sono poche e per lo più straniere.

Finalmente dai tanti esperti del vestire è arrivato chiaro il messaggio che certi abiti non sono adatti a certe occasioni

e che essere alla moda è anche avere la capacità di adattare l’abito all’occasione.

Non andrete a un matrimonio con queste mani…

Vi sembrerà strano ma io nonostante il lavoro che svolgo nel mondo dell’abbigliamento non sono tanto avvezza quando sono per strada a notare come si vestono gli altri. Semplicemente perchè non amo in genere osservare le persone e perchè rispetto il gusto personale di ognuno. Se mi capita di far caso o mi ritrovo a scrutare l’abbigliamento addosso a qualcuno è solo perchè sono attirata da colori forti e insoliti oppure da un modello firmato e all’ultima moda indossato in maniera impeccabile. E magari mi limito a pensare se quel colore dona davvero, se l’abbinamento con gli accessori è perfetto, se quel modello è troppo stravagante per l’età di chi lo indossa, se la lunghezza è armoniosa con la figura, se è adatto indossato in quella occasione, se era meglio con la manica che senza. Insomma, riflessioni così, tutto senza un seguito e tanto per, come si suol dire.

Di questi tempi poi che la moda è così variegata e lascia campo libero alla fantasia di ognuno,

è un pò complicato definire una persona vestita male, più facile per me intuire se l’abito è adatto all’occasione.

Queste donne di seguito amano smoderatamente i colori addosso.

Sono un po arlecchine.

Sono davvero chic?

Pare sofisticata ma è troppo variegata.

Un miscuglio di pastelli.

C’è chi ama osare con i colori.

Ci vuole coraggio.

Questo giallo abbinato al verde…

Non male ma “non so”.

Uniti ma così diversi.

Pare una coppia che scoppia.

Gli stilisti ci provano a suggerire novità azzardate, poi sta a noi scegliere.

Questi outfit coloratissimi sono perfetti in una giornata in cui ci sentiamo particolarmente allegre,

per me però, bhè ho dei dubbi…

Anzi, lo dico chiaramente, io non mi so vestire così.

Teresa d. – A voi piace mescolare i colori addosso?

PRIMO SETTEMBRE – TEMPO DI RICOMINCIARE

– SENZA SINDROME DA RIENTRO E SENZA SBUFFI PER FAVORE –

( anche se diluvia ed è pure lunedì )

Poi magari un fine settimana al mare ci scappa ancora…

Innanzitutto BENTORNATI al lavoro!

Questo lo scenario in ufficio? Poco male, ce la farete a riordinare…


Si lo so che non siete rientrati tutti oggi, che i giorni dedicati alle vacanze o al solo riposo sono sempre di meno, che il tempo in molte parti d’Italia e non so se anche nelle altre zone mete turistiche del mondo, non è stato clemente, che avete dovuto rinunciare a tante cose. So tutto. Siamo quasi tutti vittime di una situazione precaria.

Ma abbiamo tante cose da fare e a cui pensare. Distraiamoci facendo sempre qualcosa.

Intanto avremo riordinato in casa che è gia un bel da fare con tutto quello che comporta il dover “riordinare casa”. (lavare panni-stirare-innaffiare piante-fare la spesa-cucinare-spolverare-lavare pavimenti-pulire in bagno ecc. ecc. ecc. Anche se c’è un lui che da una mano è una bella fatica dover fare tutto questo). Mica tutti hanno la donna delle pulizie?

Mhm, non sempre lo facciamo col sorriso…

Poi avremo anche già pensato a riordinare le foto ricordo se siamo stati in vacanza.

Sono in ordine le foto? E le avete condivise su facebook?

Bene,

ora pensiamo al lavoro se ne abbiamo uno anche fuori casa.

E alla moda d’autunno che complice il cattivo tempo fa gia capolino in alcune vetrine metropolitane.

Ancora elegante e sofisticata, quasi classica la donna A/I 2015

E anche illuminata da fili di lamè e tessuti cangianti effetto metallico

In fondo adesso non vediamo l’ora che cambi la stagione per poter avere una scusa e comprare nuove cose per rinnovare il nostro guardaroba. E allora oltre alle vetrine ecco gli appuntamenti da non perdere, almeno per impicciarsi un po e tenersi informati sulle nuove proposte.

Per le fashionist più fanatiche ci sono le due date della Vogue Fashion Night.

L’11 a Roma e il 16 a Milano

le vie dello shopping saranno illuminate e animate da party, dai vip e dai tanti curiosi.

E

Dal 17 al 22 settembre

MILANO MODA DONNA

ci presenta la moda donna per la prossima P/E 2015

La moda guarda sempre al futuro, anche quando attinge dal passato.

Teresa d. – Da ANTER per soddisfare ogni vostro desiderio di moda.

FINE DI UN ALTRO AGOSTO

Da sempre il mese dedicato alle ferie, al riposo, alla vacanza,

ai viaggi, agli incontri, alle cene all’aperto, alle processioni in mare, a spettacoli in piazza, ai falò, alle stelle cadenti.

Avete fatto qualcosa di tutto questo?

Spero proprio di si.

Si ha tutti bisogno di staccare un po dalle solite cose e dal solito tran tran quotidiano di impegni e di lavoro.

Io ho fatto qualche fine-settimana fuori, dei giorni con Filippo in agriturismo e una settimana a Maratea con Antonio

Alle Terme Bagni Vecchi – Bormio

Nella valle sottostante c’è Bormio

Bormio – A passeggio nel borgo

La scritta attira la mia attenzione

Con Filippo in ludoteca

Più che mai suggestive le luci di sera al porto a Maratea

Sempre spettacolari i suoi tramonti

Li rincorro per tutta la sera e quasi ogni sera

Come rincorro panorami sognanti

Come cerco incantevoli baie

Io preferisco i ciottoli.

L’importante è avere un mare da bere

E tra il verde di fiori e di ulivi un silenzio ristoratore.

Ora riicaricati di energie e di buon umore andiamo incontro al futuro di lavoro e di moda.

Teresa d. – Buon inizio di tutto.

L’UOMO DI “ANTER”

 

–  PERCHE’ NOI VESTIAMO ANCHE L’UOMO –

Un post per accennare a una serata di festa di quartiere dove ha sfilato anche l’uomo di ANTER.

Devo dire che trascuro sempre di parlare della moda da uomo.

Eppure è un settore che nel nostro punto vendita seguiamo molto da vicino.

Vestire l’uomo metropolitano è molto più semplice che vestire la donna in genere.

Quest’anno grande ritorno dell’abito e della giacca e poi camicie dai delicati disegni.

IMMAGINI TRATTE DA UNA SFILATA IMPROVVISATA

( Grazie Nanà )

Bizzarro questo abbinamento con giacca dal gusto inglese con toppe ai gomiti, portata sui bermuda dal taglio safari con camicia in tono dalle asole e bottoni a contrasto.

 

Giacca bluette di tessuto armaturato dal taglio sartoriale, con tasche a toppa e bottoni a contrasto. Indossata sui pantaloni cincque tasche modello slim in cotone di colore azzurro. Camicia slim dal fondo bianco con fiori della stessa nuance della giacca.

 

Abito perla in raso operato con revers in raso unito tono su tono. Completo di gilet e plastrom in seta jiacquard impreziosita da fili di lurex. La camicia è bianca per dare candore ai momenti importanti.

Tutti in vetrina come in un quadro dove soffia la vita.

Tutti gli abiti da donna sono in vendita da NANA’ in Via Filangieri.

Teresa d. – Ancora disponibili in negozio – Di nuovo buona estate!

 

 

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